La storia di Ryan Graves: ecco perché non bisogna mai accontentarsi

Più o meno fino a 6 anni fa, Ryan Graves detestava il suo lavoro. Oggi, è il responsabile Operation, a livello globale, di Uber ed è miliardario. 

Questa, in sintesi, è la storia che racconta Bill Murphy in un articolo di Inc. Noi possiamo farci ispirare e prenderla come modello per i grandi e piccoli cambiamenti della nostra vita. 

Nel 2008 Ryan Graves lavora, come IT Program Leader, in GE Health Care. Un lavoro che in quel periodo considera ingrato e che non gli permette di far evolvere la sua carriera. Nel 2009 la svolta: decide di cambiare lavoro, nonostante uno stipendio lordo annuo di 109 000 $.

Tenta la fortuna e prova ad entrare in una azienda che aveva sviluppato Foursquare, l’app – una delle sue preferite – che permette ai suoi utilizzatori di indicare dove si trovano attraverso un sistema di geo-localizzazione e suggerire posti da frequentare.

Sfortunatamente non viene assunto. Ma non abbandona l’idea di cambiare e, mentre continua a lavorare per GE, passa tutte le sue serate ed il suo tempo libero a convincere le persone ad utilizzare Foursquare e a caricare le informazioni. 

Ha sempre in testa un unico obiettivo: farsi assumere. Alla fine, riesce a convincere 30 nuovi clienti e ottiene, finalmente, il lavoro. Dovrà aiutare i fondatori di Foursquare a sviluppare e far crescere la società. 

Ha ottenuto il posto dei suoi sogni, ma non si ferma. Anzi. Continua a studiare, si informa e diventa un esperto di social. Interagisce senza sosta con gli utenti di Fousquare, non soltanto attraverso delle semplici connessioni social, ma creando una vera e propria piattaforma di collaborazione e scambio.

Nel 2010, il tweet della fortunaTravis Kalanick, il co-fondatore e Presidente di Uber, tweetta che è alla ricerca di persone per rinforzare il suo team.

Ryan Graves risponde a sua volta con un tweet molto semplice: «un consiglio: scrivetemi a graves.ryan@gmail.com»

Travis Kalanick lo contatta e Ryan Graves viene assunto come primo dipendente non-fondatore. Oggi è membro del comitato direttivo e ha un patrimonio di più di 1 miliardo di dollari.

Quella che vi ho raccontato non è solo una storia di successo, è più che altro un incoraggiamento a superare i nostri limiti, a perseverare sempre, a essere motivati e, soprattutto, a non mollare mai. 

E’ fondamentale avere un progetto professionale ben definito e fissarsi degli obiettivi chiari e concreti di crescita. In questo modo, con il tempo, impareremo ad essere tenaci e più motivati. Con un approccio al lavoro simile focalizzeremo meglio l’evoluzione del nostro percorso e svilupperemo competenze – personali ed umane – che ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi fissati. 

Non dimentichiamo che un approccio proattivo e positivo permette di generare opportunità :)

Source : Inc, Bill Murphy,

Il Sole 24 ORE – Francesca Contardi consiglia la facoltà universitaria

Ecco un’intervista di Alberto Magnani per il Sole 24 ORE all’interno della quale do qualche consiglio utile per scegliere la giusta facoltà universitaria.

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Sole 24 ore – Francesca Contardi

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8 consigli per una vita professionale di successo

Le 8 buone abitudini che vi garantiranno un vita professionale di successo

La maggior parte di noi passa più di 2000 ore in ufficio ogni anno. Questo significa che, ci piaccia o meno, trascorriamo una buona parte della nostra vita al lavoro, se non addirittura la maggior parte.

Se non siamo più soddisfatti di quello che facciamo o stiamo tentando di cercare un nuovo ambiente lavorativo, possiamo mettere in pratica questi otto consigli che ci aiuteranno ad avere il lavoro ideale

1 – Conoscere molto bene gli obiettivi di carriera:

Dovete essere certi di essere chiari con voi stessi sugli obiettivi professionali che volete raggiungere. Dichiarateli a voce alta. Scriveteli in modo chiaro e puntuale e appendeteli in un posto dove sia facile visualizzarli quotidianamente.

2- Gestire il vostro tempo:

Quando lavorate pianificate i vostri tempi. Evitate quello che non è necessario e che impedisce il raggiungimento dei vostri obiettivi. Se siete alla ricerca di un lavoro dovete prendere molto seriamente l’organizzazione dei tempi. Quanto tempo dedicate alla preparazione dei colloqui di lavoro, di persona o telefonici? Quanto tempo realmente dedicate alla ricerca di un lavoro? Pianificare correttamente l’agenda e l’utilizzo del tempo vi stimolerà e vi aiuterà ad essere più produttivi.

3 – Controllate che il vostro profilo “online”:

Cresce sempre di più il numero di selezionatori che utilizza i social per ricercare i propri talenti. Provate anche voi a fare questo esercizio: cercate sui motori di ricerca il vostro nome e verificate che il vostro profilo sia aggiornato e che non escano cose strane. 

4 – Siate flessibili:

I selezionatori cercano sempre talenti che si adattino allo “spirito della casa” . Le persone che accettano facilmente i cambiamenti sono spesso quelle che hanno uno sviluppo professionale più rapido e che salgono più velocemente i gradini della carriera.

5 – Arrivate 30 minuti prima:

Potete arrivare al lavoro giusto in tempo, senza perdere un minuto. Ma eccovi una buona abitudine da adottare: arrivate in ufficio 30 minuti prima per avere il tempo di pianificare i vostri appuntamenti e mettere nell’ordine giusto le attività da fare.Vi renderete rapidamente conto che le vostre giornate saranno più fluide e i vostri colleghi – e i vostri capi – potrebbero apprezzare la vostra organizzazione e capacità di anticipare gli impegni.

6 – Pensate a fare “networking”:

Anche se avete già un buon lavoro, non smettete mai di fare “networking” sia con i vostri colleghi , sia con i vostri amici, sia con le persone che frequentate per motivi professionali. Molte opportunità emergono più velocemente attraverso il passa parola rispetto ai normali canali di ricerca di occupazione. E’ un consiglio spesso ripetuto a tutti i dirigenti che si trovano a fare outplacement, ma che è valido per chiunque! 

7 – Prendete ispirazione dai vostri manager:

Non sbaglierete mai nel cercare il parere/consiglio di qualcuno che ha più esperienza di voi nel vostro settore. Potersi appoggiare – e farsi consigliare – a un manager esperto ha un valore inestimabile. Non si può re-inventare la ruota, ma può essere molto utile scoprire come qualcuno prima di voi ha affrontato situazioni complesse e che soluzioni ha adottato.

8- Non si finisce mai:

Non c’è mai una fine perfetta in una carriera, perché ci sarà sempre uno spazio per migliorare o apprendere qualcosa di nuovo. Una carriera non è una meta, ma un cammino pieno di opportunità professionali. Non smettere mai di imparare è una qualità che permette di aprirsi verso nuovi progetti e arricchire il proprio percorso in modo dinamico. 

Fonte : Inc- Article de Rhett Power : 10 Habits That Will Ensure Career Success

COLLOQUIO LAVORO – Come rispondere alla domanda “Qual è il suo difetto?”

Vi è mai capitato? Siete chiusi in una saletta, l‘incontro con il selezionatore è andato bene e siete abbastanza certi di aver fatto una buona impressione. Ma proprio nel momento in cui siete certi di averlo ammaliato, il selezionatore vi pone a tradimento la seguente domanda: “quale è il suo principale difetto?” .

Vi siete preparati a casa per fornire una risposta accettabile, ma – siamo sinceri – chiunque avrebbe preferito non doverlo fare. Effettivamente è una domanda che viene posta spesso per valutare sia la capacità di reazione del candidato, sia la propria autovalutazione.

Noi selezionatori ascoltiamo quasi sempre le stesse risposte: “sono un perfezionista” oppure “lavoro tanto” o “sono molto testardo“. Io vi consiglio di evitare di dare queste risposte, perché dimostrano che non avete riflettuto molto sulla risposta.

Vi propongo, allora, 4 strategie per rispondere in modo più efficace a questa domanda insidiosa e qualche esempio di ciò che forse è meglio non dire:

  • 1   Parlare di difetti senza collegarli alla posizione per cui vi siete candidati

Io suggerisco di menzionare i difetti che potrebbero avere un impatto minore sulla posizione che andrete a ricoprire. Questo dimostrerà che non siete perfetti, ma soprattutto che questo non andrà ad impattare sul lavoro.

  • 2   Evitare Generalizzazioni

Dovete assolutamente provare ad evitare qualsiasi tipo di generalizzazione. Ad esempio, dire solamente “sono un testardo” non basta, anzi rischia di essere controproducente. E’ preferibile, invece, trovare degli esempi concreti e positivi, in modo che la vostra forza di volontà – e non la vostra testardaggine che può essere negativa – vi ha permesso di superare le difficoltà incontrate o di raggiungere gli obiettivi prefissasti.

Dovete – in altre parole – dimostrare che non è un difetto costante, ma che si presenta solo in determinate situazioni.

  • 3  Ricondurre la conversazione sulle competenze richieste per la posizione.

Potete provare ad eludere la domanda dando una risposta più generica del tipo “tutti abbiamo delle qualità e dei difetti”, salvo poi  iniziare a spiegare quali sono le vostre qualità che meglio si adattano al posto di lavoro proposto.

Se vi mancano delle competenze per la posizione potete utilizzare il suggerimento di Bernard Marr, esperto francese di management, che consiglia di dire: “questa nuova posizione andrà a sviluppare delle nuove competenze come X, che fino ad ora non ho avuto l’opportunità a pieno di mettere a frutto nel mio lavoro. Imparo rapidamente e potrò concentrarmi sullo sviluppo di tutte le competenze richieste”.

Ma fate attenzione: se evitate la domanda il selezionatore potrebbe riproporvela.

  • 4 Parlate di difetti che avete superato o migliorato

Potrebbe essere utile non raccontare i difetti attuali, ma parlare piuttosto della vostra capacità a identificare i vostri difetti e come avete fatto per superarli o per migliorare certi tratti del vostro carattere.

Avete fatto dei corsi di formazione per sviluppare una competenza specifica? Avete cercato consigli di un mentor, di colleghi  o di un manager con maggiore esperienza? Avete semplicemente fatto uno sforzo per cancellare questo difetto? Raccontate al selezionatore cosa avete fatto e che risultati avete raggiunto.

  • 5 Evitate di elencare i seguenti difetti:

Abbiamo già detto dei soliti “sono un perfezionista” o “sono uno/a che lavora tanto” di seguito alcuni difetti che vi consiglio di non dire mai durante un colloquio di lavoro:

«non ho uno spirito di squadra»

« Non accetto facilmente le critiche»

«Di solito non prendo l’iniziativa o  faccio fatica a  lavorare in maniera indipendente»

E voi avete qualche consiglio da aggiungere sulla base della vostra esperienza?

 

Parzialmente inspirato da Business Insider UK, Jacquelyn Smith, 5 mars 2016

Le 10 migliori aziende dove lavorare in USA

Trovare il lavoro da sogno negli Stati Uniti, quello che ti propone contemporaneamente uno stipendio generoso, una opportunità professionale appassionante, e possibilmente una partecipazione ai profitti dell’azienda può essere sfida difficile e alquanto complessa.

Per aiutare gli americani la società PAYSCALE specializzata nella gestione di banche dati e Business Insider hanno classificato le aziende individuate nella  « 2015 Fortune List » in base alla soddisfazione degli impiegati rispetto al loro lavoro, al loro stato di stress, alla possibilità di avere un telelavoro e all’importanza dello stipendio.

Vi presento le prime 10 di questa fantastica lista:

1 – Google

Settore: Internet

Sede dell’Headquarter: Mountain View, California

Stipendio medio annuo: 140.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro : 86%

Google ha detronizzato la numero 1 della precedente lista, Facebook.

Google é mondialmente riconosciuta per i numerosi benefit a disposizione dei suoi dipendenti, dai buffet gratuiti e abbondanti , l’assistenza informatica 24/24 h , massaggi sul posto di lavoro, corsi di fitness …

2 – Bristol – Myers Squibb

Settore : Biopharma

Sede dell’Headquarter: New York

Stipendio medio annuo: 111.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 78 %

3 – Symantec

Settore : Informatica

Sede dell’Headquarter: Mountain View , California

Stipendio medio annuo : 119.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro : 74 %

 4 – Southern CO.

Settore : Energia

Sede dell’Headquarter: Atlanta, Georgia

Stipendio medio annuo: 85.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 88 %

5 – Facebook

Settore : Social

Sede dell’Headquarter: Menlo Park , California

Stipendio medio annuo: 135.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 97%

6 – Johnson & Johnson

Settore: Medicale

Sede dell’Headquarter: New Brunswick, New Jersey

Stipendio medio annuo : 107.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro : 77 %

7 – BIOGEN

Settore: Biotecnologie

Sede dell’Headquarter: Cambridge, Massachusetts

Stipendio medio annuo : 93.400 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro : 70 %

8 – Chevron

Settore : Industria petrolifera

Sede dell’Headquarter : San Ramon, California

Stipendio medio annuo: 122.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 81 %

9 – Microsoft

Settore : Informatica

Sede dell’Headquarter : Redmond, Washington

Stipendio medio annuo : 129.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 70%

10 – Eli Lilly

Settore : Farmaceutica

Sede dell’Headquarter: Indianapolis, Indiana

Stipendio medio annuo : 102.000 $

Tasso di soddisfazione degli impiegati sul posto di lavoro  : 78%

Fonte : Business Insider – The 50 best companies to work for in America.