Un millenial speciale: Gregorio Paltrinieri

Ieri sera ho ascoltato un millenial speciale: Gregorio Paltrinieri , pluricampione Italiano di nuoto a un evento del CFMT – Centro di Formazione Management del Terziario e mi hanno colpito 4 sue affermazioni:

1) Per fare una cosa bene ci vuole tanta passione

2) Sono il tipo più curioso che conosco, ho voglia di imparare sempre

3) Mi piace far fatica e devo dare tutto me stesso per sentirmi appagato

4) Buttarsi in acqua alle 7 è uno strazio, ma lo faccio perchè quando gareggio mi sento vivo.

Classe 1994. Indipendentemente dall’età che hai se vuoi riuscire devi avere passione, voglia di apprendere, fare fatica e farlo perchè hai un obiettivo.

2016 Rio Olympics - Swimming - Victory Ceremony - Men's 1500m Freestyle Victory Ceremony - Olympic Aquatics Stadium - Rio de Janeiro, Brazil - 13/08/2016. Gold medallist Gregorio Paltrinieri (ITA) of Italy poses with his medal.     REUTERS/Dominic Ebenbichler  FOR EDITORIAL USE ONLY. NOT FOR SALE FOR MARKETING OR ADVERTISING CAMPAIGNS.
2016 Rio Olympics – Swimming – Victory Ceremony – Men’s 1500m Freestyle Victory Ceremony – Olympic Aquatics Stadium – Rio de Janeiro, Brazil – 13/08/2016. Gold medallist Gregorio Paltrinieri (ITA) of Italy poses with his medal. REUTERS/Dominic Ebenbichler FOR EDITORIAL USE ONLY. NOT FOR SALE FOR MARKETING OR ADVERTISING CAMPAIGNS.

 

Comunicazione tra manager e team «carta vincente» in azienda

La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella vita lavorativa di tutti, soprattutto per chi si trova a dover gestire e guidare un team di professionisti che hanno, naturalmente, caratteri e personalità molto diversi. Nonostante gli sforzi – e nonostante spesso siamo portati a pensare di essere capaci di comunicare efficacemente – può capitare che la nostra squadra non abbia ben chiari gli obiettivi, le priorità e i metodi di lavoro. E questa situazione può portare alla nascita di problemi e all’aumento di insoddisfazione che, chiaramente, si trasforma in un calo delle performance. Ogni manager, quindi, deve essere in grado di interpretare alcuni segnali che, se trascurati, possono appesantire il clima in ufficio e generare situazioni spiacevoli.

Il primo segnale è legato ai cambiamenti comunicati male (o non comunicati). L’assenza di comunicazione, in un caso come questo, porta ad un unico risultato: la confusione totale. Mi è capitato recentemente di affiancare un’azienda in un processo di fusione con un’altra: due team nel marketing, due team nelle vendite e due team nella parte amministrativa dovevano necessariamente iniziare ad integrarsi e diventare uno solo. Nessuno, però, aveva detto nulla. Cosa è successo? Semplice: lavori doppi, spreco di energie e di tempo incredibili perché tutti, non essendo informati della novità, sono andati avanti a fare ciò che avevano sempre fatto. Sarebbe bastata una semplice comunicazione e tutto questo sarebbe stato evitato.

Una comunicazione chiara, poi, è fondamentale anche nella fase di assegnazione di un nuovo progetto ad un membro del proprio team. Sia che questa informazione passi via mail o a voce, è indispensabile che il manager spieghi esattamente ciò che si aspetta, in quali tempi e in che modo. In caso contrario il risultato sarà sempre lo stesso: caos, scadenze non rispettate, obiettivi non raggiunti.

Strettamente legato a questo tema, poi, c’è la comunicazione delle priorità. Capita quasi quotidianamente, infatti, che si lavori su più fronti contemporaneamente. E capita altrettanto frequentemente che delle mille attività in progress, meno del 10% di esse sia davvero prioritario ed urgente. Il manager che non sia in grado di darsi e comunicare le priorità non è – inutile girarci intorno – un buon manager: comunicare in modo efficace con la propria squadra significa anche condividere gli obiettivi e le priorità, in modo tale che tutti siano sempre allineati e nessuno possa mai dire «non credevo fosse importante, stavo lavorando sull’altro progetto».

La prossima volta che ci troveremo in una situazione di questo tipo, prima di incolpare i membri del nostro team proviamo a fare una riflessione e capire se davvero la nostra comunicazione è stata efficace, con tutti e a tutti i livelli. Una volta creato un flusso efficace, probabilmente, gran parte dei nostri problemi saranno risolti.

* L’articolo originale è stato pubblicato da www.ilsole24ore.com qui